I Vigneti
Nei nostri vigneti di Ischia, la raccolta delle uve è manuale e, per garantirne l'integrità, i grappoli sono trasportati in piccole casse.
I vigneti di Ischia, grazie alla conformazione morfologica dell’isola, sono di rara bellezza, in alcuni punti mozzafiato: terrazze a picco sul mare, filari abbarbicati su versanti di montagna, viti a livello del mare.
Varietà autoctone
In periodo di forte urbanizzazione dell’isola, Casa D’Ambra va controtendenza e si impegna, nel recupero di terreni abbandonati e incolti, impiantando barbatelle al posto di mattoni.
Lunga e tutta particolare, dunque, la storia vitivinicola dell'isola d'Ischia. Isola dove la viticoltura è antichissima, è insieme di mare e di montagna, luogo dove si inizia a vendemmiare al livello del mare e si termina a quasi 1000m di altitudine. Nel cru di famiglia denominato Frassitelli ad esempio, a circa 700m di altezza su terreni molto scoscesi ed appositamente terrazzati con il tipico tufo verde come il colore dell'isola, la vendemmia è praticata da viticoltori alpinisti. Le difficoltà ed i costi di tale viticoltura sono direttamente proporzionali all'altitudine, così come la qualità della materia prima che ne viene raccolta ed i vini che ne derivano. Questi coltivatori ancora oggi conservano il loro meritatissimo appellativo di “angeli matti” che Veronelli gli diede quando vide per la prima volta i Frassitelli. L’esempio più estremo di viticoltura eroica è dato dal vigneto Frassitelli di Casa D'Ambra. “ La tenuta Frassitelli la feci comprare io ai D'Ambra, pezzo dopo pezzo, da vari contadini. Ho impiegato un paio d’anni per sistemare, con queste mie mani, i muri a secco, le parracine. Poi iniziammo a piantare, ho messo io a dimora le barbatelle una ad una. Da casa mia ai Frassitelli ci voleva un’ora a piedi, su in montagna, ma io ero su ogni mattina già alle 7. Questo per anni e anni... Coi D'Ambra c’è sempre stato un rapporto speciale, Mario era mio compagno al seminario, Michele più di un fratello tanto che Peppenuzza gli fa ancora dire messe. Andavamo a caccia di quaglie insieme, prendevamo il posto in affitto, anche con Salvatore che si accaniva più degli altri a cacciare. Io addestravo per loro i cani, una vera passione. Per me ci tenevano tanto, e io per loro, una famiglia insomma..” Michele Mattera, detto Candelora.
Quattro ettari di terreno situati sul Monte Epomeo tra i 400 e i 600 m s.l.m. che Casa D'Ambra acquistò tra gli anni ’60 e ’70. La bellezza di questo vigneto non può che colpire Luigi Veronelli, ad Ischia per una trasmissione televisiva di Raiuno. E’ dagli anni ’70 che Veronelli consiglia Mario, ma solo nell’’85 viene vinificato il “benedettissimo cru”, dal nipote di Mario, Andrea. Nell’’84 di nascosto allo zio mette da parte le migliori uve e ne vinifica 50 q in purezza. Le prime 5000 bottiglie di Frassitelli finiscono appena dopo un mese.
Alcuni dei nostri vigneti
IL VIGNETO FRASSITELLI
L’esempio più estremo di viticoltura eroica è dato dal vigneto Frassitelli di Casa D'Ambra. “ La tenuta Frassitelli la feci comprare io ai D'Ambra, pezzo dopo pezzo, da vari contadini. Ho impiegato un paio d’anni per sistemare, con queste mie mani, i muri a secco, le parracine. Poi iniziammo a piantare, ho messo io a dimora le barbatelle una ad una. Da casa mia ai Frassitelli ci voleva un’ora a piedi, su in montagna, ma io ero su ogni mattina già alle 7. Questo per anni e anni... Coi D'Ambra c’è sempre stato un rapporto speciale, Mario era mio compagno al seminario, Michele più di un fratello tanto che Peppenuzza gli fa ancora dire messe. Andavamo a caccia di quaglie insieme, prendevamo il posto in affitto, anche con Salvatore che si accaniva più degli altri a cacciare. Io addestravo per loro i cani, una vera passione. Per me ci tenevano tanto, e io per loro, una famiglia insomma..” Michele Mattera, detto Candelora.
LA VIGNA DEI MILLE ANNI
“La tenuta agricola di Benedetto Migliaccio si trova in località Iesca, nel comune di Serrara Fontana. La Vigna della Iesca è tra le più antiche dell’isola d’Ischia, come documentato sin dal 1034. Dopo 100 anni di oblio è stato restaurato il paesaggio viticolo grazie alla passione di Benedetto Migliaccio e al lavoro in vigna e in cantina di Andrea D’Ambra. Questa terra vocata ai grandi rossi, specie per la particolare composizione del suolo, ha prodotto un vino dal sapore deciso ed al contempo vellutato. Profumi e sapori del vino che identificano la Vigna della Iesca, bella e struggente.”